Belpasso, la IX edizione del Simposio Internazionale di Scultura “Oro Nero dell’Etna”

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Promosso dal comune di Belpasso in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Catania, l’evento si svolge per la prima volta a Piano Bottara, alle pendici del Vulcano dove, dal 1° al 15 settembre, i quattro artisti di fama internazionale invitati creeranno opere di pietra lavica in uno scenario lunare straordinario aperto anche al pubblico

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La IX edizione del Simposio Internazionale di Scultura “Oro Nero dell’Etna”, in programma dal 1° al 15 settembre, nell’ambito del progetto Belpasso, città delle 100 Sculture, riserva agli artisti e al pubblico una grande novità: per la prima volta l’evento si svolge a Piano Bottara, alle pendici del Vulcano, fuori dalla città, in uno scenario lunare che sarà il laboratorio a cielo aperto per i quattro artisti di fama internazionale invitati a creare opere di pietra lavica. Non più nel centro di Belpasso, dunque, che rimane il comune che nove anni fa, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Catania (ABACT), ha dato vita a una manifestazione unica nel suo genere che richiama artisti e visitatori da tutto il mondo, ma appena fuori dal suo centro, allargando il confine di contaminazione di questa terra che ha fatto dell’arte e, in particolare, della scultura, il suo tratto distintivo attraverso la valorizzazione del territorio e la sensibilizzazione del pubblico che qui ha l’opportunità di assistere direttamente al processo creativo.

Protagonisti di questa edizione, sotto la direzione artistica del Prof. Pierluigi Portale e la curatela del critico d’Arte Prof.ssa Ornella Fazzina, sono gli artisti Renate Verbrugge (Belgio), Hiroyuki Asano (Giappone), Alex Labejof (Francia) e Francesco Mazzotta (Italia). Inoltre, in qualità di assistenti agli artisti selezionati, due allievi del corso di Scultura di ABACT saranno coinvolti nell’evento insieme ad alunni dei corsi di Fotografia e Graphic Design.

 

A inaugurare la manifestazione e dare il via ai lavori domenica 1° settembre alle ore 10.30 saranno il Sindaco di Belpasso, Carlo Caputo, la Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Catania e il Direttore, Lina Scalisi e Gianni Latino. Il laboratorio sull’Etna, piano Bottara, Belpasso, SP92, sarà aperto dalle 8.30 alle 18.30 e terminerà domenica 15 settembre alle ore 18.00 con la consegna delle opere finite alle autorità comunali e il commento delle opere da parte del curatore.

 

«Questo Simposio è unico al mondo per diversi aspetti – afferma il direttore artistico Pierluigi Portale. Perché gli artisti lavorano con una pietra che non esiste da nessun’altra parte, perché il laboratorio in cui si creano le opere quest’anno è uno scenario incredibile, un vulcano attivo, e perché rappresenta una sorta di laboratorio aperto, una scuola in cui gli artisti importanti di fama internazionale lavorano e insegnano al tempo stesso a studenti dell’accademia, artisti in erba accanto ad artisti molto affermati. Altra caratteristica unica del nostro simposio è che, grazie all’intesa tra l’Accademia e il Comune di Belpasso che all’epoca era diretto dallo stesso sindaco di quest’anno e che ha accolto la sfida di realizzare 100 sculture all’interno della città, facendo sì che il simposio diventasse un tramite per rendere la città un luogo turistico in cui il ruolo da protagonista viene interpretato dall’elemento caratteristico del territorio, un elemento vivo ed eterno, la pietra lavica. Grazie a questa intuizione, la città di Belpasso non è più solo un luogo di passaggio, ma è ormai conosciuta ovunque per essere un museo a cielo aperto unico nel suo genere».

 

«Il Simposio Internazionale di Scultura “Oro Nero dell’Etna” è uno dei vanti della nostra Accademia perché coinvolge i nostri studenti in un progetto sul e per il territorio dando loro la possibilità di conoscere e lavorare con artisti affermati di tutto il mondo e questo rappresenta per loro una grande opportunità – affermano la presidente di ABACT Lina Scalisi e il Direttore Gianni Latino -. Da quest’anno, inoltre, il Simposio è anche interdisciplinare perché, oltre al corso di scultura, abbiamo voluto coinvolgere prepotentemente anche i corsi di Fotografia e Graphic Design dal momento che realizzeremo un catalogo che sarà una summa delle nove edizioni del simposio curato dall’Accademia».

 

«Nella IX edizione del Simposio Internazionale di scultura “Oro nero dell’Etna” predomina un linguaggio astratto che ha caratterizzato gli anni duemila dove la scultura ha continuato ad evolversi, esplorando nuove forme, tecniche, concetti e materiali – spiega la curatrice Ornella Fazzina. Alcuni artisti hanno sperimentato con l’astrazione geometrica, altri invece si sono concentrati su forme più organiche e fluide. Asano gioca con il concetto del tempo attraverso ombre di luce all’interno della sua opera, mentre Labejof riflette sulla fertilità del suolo nell’area vulcanica capace di consegnare vari tipi di ricchezza, Mazzotta parla di forza ed essenza nella scultura che con le sue linee morbide e sinuose dialoga con l’ambiente, e la Verbrugge sottolinea la pace universale tentando con cinque triangoli di trovare un equilibrio seppur instabile. Sono tutte opere cariche di valenza semantica che all’estetica legano l’etica».

 

 

Accademia di Belle Arti di Catania, notizie

Fondata il 17 dicembre 1967 attivando il primo anno accademico nel 1968–69, l’Accademia di Belle Arti di Catania (Abact) appartiene al sistema universitario statale del MUR (Ministero dell’Università e della Ricerca) all’interno del comparto AFAM – Alta Formazione Artistica e Musicale e coreutica. Articolata in tre sedi (via del Bosco, via Barletta, via Franchetti) offre agli studenti un ciclo di studi quinquennale articolato in un primo e in un secondo livello (3+2). Venticinque i corsi erogati attraverso tre dipartimenti: Arti visive, Progettazione e arti applicate e Comunicazione e didattica dell’arte. Con oltre 2.500 iscritti Abact è la quarta accademia d’Italia dopo Milano, Napoli e Roma (Fonte AFAM).

 

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